lunedì 29 giugno 2009

Verbale del riunione 16 giugno sulla legge integrazione

Riflessione sulla bozza legge integrazione degli immigrati
Si è parlato di definire un programma di iniziative da svolgere sul territorio.
Maximilian ha dato la disponibilità di collaborare sulla parte che riguarda l’assistenza socio-sanitaria degli immigrati. Però è interessato a conoscere cosa era stato fatta nella precedente proposta che non era stata presentata in Giunta Provinciale (cioè quella elaborata da Paolo Attanasio e company). Dal punto di vista di Maximilian, l’attuale gruppo di lavoro dovrebbe partire da ciò che c’è già. Ma a questo suggerimento, altri membri hanno ribadito la necessità di partire dalla base, cioè incontrando le varie associazioni o enti territoriali.
Secondo Saltarelli, si tratta di un momento giusto e bisognerebbe coinvolgere il Vescovo Golser e in più, bisognerebbe andare nelle parrocchie. Però, prima di andare dal Vescovo sarebbe opportuno produrre un documento, documento che sará consegnato allo stesso Vescovo.
Saltarelli, aggiunge affermando che per aver credibilitá/forza, la proposta dovrebbe andare oltre e „svegliare“ le coscienze dei cittadini.
Ci sono state riflessioni attorno alla proposta elaborata e alla fine si è deciso di fissare un incontro per ragionare e migliorare la medesima.
In ogni caso, c’è stato un ampio accordo sulla necessità di inserire sulla bozza finale almeno due richieste concrete:
1. Creare una specie di consulta per l’integrazione. Detta consulta dovrebbe avere il compito di tradurre le proposte, i provvedimenti assunti dalle Istituzioni competenti in atti concreti per favorire l’inserimento sociolavorativo dei cittadini stranieri.
2. La necessitá di riattivare l’Osservatorio sull’Immigrazione.
Inoltre, a queste richieste va aggiunta quella di rendere autonomi gli organismi/enti che lavoreranno per l’integrazione degli immigrati. In atre parole, per evitare interventi basati sui progetti che spesso sono legati ai politici di turno, sarebbe opportuno creare enti che siano svincolati dalla politica e che abbiano il potere decisionale in ciò che fanno. Avere una propria autonomia significa, aver un budget e decidere autonomamente gli interventi/le attivitá da attuare senza l’intromissione di qualche politico.
E`stato sottolineato il fatto che la Provincia di Bolzano è già in contatto con CNEL (organismo che si occupa tra l’altro del fenomeno immigrazione) sarebbe opportuno rafforzare questo rapporto che c’è giá.
Nonostante la disponibilità menzionata sopra, Maximilian è un pò perplesso sul fatto che le proposte che verranno inserite sulla bozza e relativamente all’aspetto sanitario, vengano accettate dai professionisti (alti funzionari, primari, ecc.). Perchè secondo Max, gli immigrati in regola hanno gli stessi diritti degli autoctoni. L’unica strada fattibile, aggiunge ancora Maximilian, è quella di intervenire con specifici progetti per migliorare l’erogazione die servizi esistenti. Infatti, da anni, egli sta cercando - con molta difficoltà - di inserire nell’azienda sanitaria una figura come referente alla questione immigrazione.

Prossimo riunione 21 luglio alle 18.00 centro civico piazza gries.

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