sabato 29 agosto 2009

Prima bozza di documento politico per una legge provinciale sull’integrazione 05/08/2009





1. Natura e scopo del documento
Con questo documento la Rete per i diritti dei senza voce vuole offrire, attraverso un percorso partecipativo, uno spazio di confronto per il riconoscimento reciproco e l’ integrazione delle diverse componenti di popolazione presenti sul territorio. La coesione sociale, intesa come superamento delle disparità legate alle situazioni sociali, economiche, culturali ed etniche, costituisce il presupposto per uno sviluppo equilibrato ed armonico del territorio ed in quanto tale è capace di influenzare positivamente l’attrattività economica, la crescita competitiva nonché il suo sviluppo economico generale.

Segue >>>

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e io provedo di inserire.

8 commenti:

  1. Rainer Girardi scrive:

    Intanto noto con molto piacere che i commenti stanno arrivando, segno che l'idea di una bozza di legge sta stimolando molti e che abbiamo colto nel segno.
    La bozza mi sembra già molto buona.
    Vorrei solo segnalare che la parte del centro di tutela contro le discriminazioni, la prima frase è un po' traballante. Propongo di scrivere così (copio dal documento e aggiungo in grassetto la parte che aggiungerei):

    "In attuazione della normativa europea, la Rete auspica inoltre che venga nuovamente attivato il Centro di tutela contro le discriminazioni, che fungerà come centro di osservazione, di informazione e di assistenza extragiudiziale e legale, per tutte le vittime delle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi, per la disabilità, età, convinzioni personali e orientamento sessuale."

    E poi aggiungo un'ulteriore riflessione, che spero non venga fraintesa. Spero di spiegarmi bene. Anzi, forse sono due riflessioni.
    Sono d'accordo con Salvatore Falcomatà, anche se non lo conosco, quando scrive che una legge dovrebbe in linea generale prevedere sia diritti che doveri per tutti, e che manca un po' la parte dei doveri. Certo, i maleducati non hanno nazionalità, ovvio (magari fosse così semplice, t'immagini?), però un riferimento ci vorrebbe. Per esempio di potrebbero essere dei passaggi che ricordano "il rispetto reciproco delle basilari norme di convivenza civile" o un qualcosa del genere. Penso in particolare alle molte difficoltà che ricordo venivano segnalate all'ex Centro di tutela contro le discriminazioni nell'ambito abitativo, dove screzi, incomprensioni e differenze culturali venivano e vengono alla luce con maggior forza. In questo ambito il richiamo al rispetto delle regole comuni della convivenza e del rispetto reciproco (sia per gli stranieri che per gli autoctoni) credo sia molto importante. Per esempio: rispettare le regole condominiali. Solo per fare un esempio banale.
    Un'altra riflessione è ancora più delicata.
    Lungi da me sostenere gli slogan di certio partiti estremisti che dicono "Prima i nostri", perché dicono "prima" ma intendono "solo". Solo i nostri e loro niente, si arrangino. Detto ciò, un esempio mi ha fatto riflettere. Ho diversi amico architetti che hanno grosse difficoltà a trovare un impiego a Bolzano o in Alto Adige. Parlando con loro ho scoperto che la quota di stranieri tra gli architetti che lavorano in Alto Adige è straordinariamente alta, il che crea evidenti disagi tra chi aspira a lavorare come architetto qui, nella terra in cui è nato o nata. Insomma, la senzsazione è che veramente in questo specifico ambito "gli stranieri ci portano via il lavoro", cosa che invece per moltissimi altri campi è un bufala, considerando che gli stranieri fanno in larghissima misura lavori che noi non vogliamo più svolgere, e lo sanno anche i sassi ormai. La conclusione che traggo da questa riflessione è che come è fondamentale considerare l'immigrazione in una visione più ampia, connettendola agli aiuti ai paesi dai quali provengono gli immigrati per prevenire l'emigrazione da lì, allo stesso modo credo che noi avremmo il dovere, qui da noi, a prevenire l'emigrazione dei "nostri", creando una corsia preferenziale nell'accesso al lavoro. NB: con corsia preferenziale non intendo assolutamente escludere gli stranieri, vorrei non essere frainteso in questo. Però ho a cuore la questione e vedo come molti miei amici architetti si sono visti costretti ad andare a lavorare in Spagna o in Inghilterra, per esempio, non trovando lavoro qui a Bolzano. Credo sia nostro dovere prevenire l'emigrazione sia da paesi terzi, sia dalla nostra provincia. Questo voglio dire. Mi rendo conto della pericolosa vicinanza di questa mia tesi alle posizioni di certi partiti che mai e poi mai sosterrò, ma ritengo comunque importante sottolineare anche questo aspetto, mettendo purtroppo anche un po' il dito nella piaga.
    Spero che anche questo possa confluire, se c'è consenso, nella bozza di legge.

    Rainer

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  2. Antonio Frena scrive:

    Il documento mi sembra ben fatto. Certamente alcuni punti andrebbero ulteriormente discussi per renderli più condivisi. In ogni caso questo potrebbe essere un argomento di discussione in una prossima assemblea provinciale del PD.

    Antonio Frena, segretario del PD dell'Alto Adige".

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  3. Riccardo Dello Sbarba scrive:
    la proposta di legge mi pare discreta.
    Soprattutto dov'è concreta, per esempio in questi punti:
    1. nel campo dell’accesso all’alloggio, andrà ristabilita la prevalenza del criterio del bisogno nell’assegnazione di tutte le agevolazioni provinciali all’edilizia abitativa agevolata, rivedendo quindi sia la legge provinciale n. 9 del 2008, che la conseguente delibera di Giunta n. 1885 del 20 luglio 2009;
    2. per quanto riguarda il diritto allo studio, andrà eliminata la norma discriminatoria contenuta nelle legge provinciale n. 9 del 2004, che impedisce la fruizione da parte dei cittadini stranieri di borse di studio per Università fuori provincia;
    3. anche nel campo dell’assistenza economica sociale, andrà rivisto il decreto del Presidente della Giunta provinciale n. 30 del 2000, nella parte in cui limita a due soli mesi l’anno il godimento dell’assistenza economica da parte dei cittadini stranieri.

    E' importante indicare precisamente le delibere e le leggi che vanno riformate, tiupo la porcata sugli alloggi. Cambiare quella norma sarà difficilissimo e sarebbe una grande vittoria.

    Ciao
    riccardo

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  4. Antonio Testini scrive :

    Ho letto la bozza per la difesa dei diritti dei cittadini immigrati. E’ molto interessante ed incisiva. E’ la sezione dedicata allarappresentanza che mi appare poco efficace.

    E’ prioritaria la partecipazione dei cittadini italiani e stranieri alle politiche dell’emigrazione mediante incontri, discussioni, confronti tra associazioni straniere e cittadini nelle sedi istituzionali (consigli di quartiere, ad esempio) e private (associazioni onlus, assemblee condominiali). Saranno, così, privilegiate le politiche fondate sulla solidarietà, sulla cooperazione e si neutralizzeranno forme di razzismo. Il ruolo di mediatore dovrà essere svolto da chi opera nel settore. Penso all’OHA; agli operatori ed i mediatori dei conflitti; e così via. Inoltre, si dovrà eliminare l’attuale sistema elettorale settoriale per la rappresentanza nei consessi istituzionali. Il migrante non deve votare solo per la lista del suo Paese di provenienza ma potrà votare per liste che presentano progetti, programmi, liste formate da uomini e donne “mischiati”…..tutto questo, per eliminare le divisioni. La proposta è un sistema elettorale proporzionale modellato sul sistema d’elezione dei consiglieri comunali nella nostra Provincia. Infine, last but not least: la legge deve nascere prima dal confronto e poi si potrà iniziare l’iter legislativo. Non si commetta l’errore di un articolato legislativo confezionato da incontri di rappresentanti vari, che rappresentano, in alcuni casi, solo se stessi. Il progetto fallirà. Si deve prima convincere e poi attuare.
    Un caro saluto

    Antonio Testini
    Insegnante e Antifascista
    Piazza Vittoria 13\c già Piazza della Pace
    39100 Bolzano

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  5. Salvatore Falcomatà Scrive:

    La bozza di legge per la difesa dei diritti degli immigrati è molto esaustiva e abbastanza chiara, però, c'è sempre un però non vedo
    critiche o accenni ad atteggiaqmenti sbagliati dei cittadiniimmigrati che si devono denunciare e preve nire qualora facciano atti
    sbagliati e contrari alla legge.Ho esempi da portare, non li voglio sbandierare , ma ci sono, mancanza di cultura, rispetto delle cose pubbliche, pretese di aiuto e accattonaggio,ect non voglio portareacqua a nessuno ma nel mondo del volontariato c'è troppa carità e poca richiesta di dimostrare la propria dignità e questo a volte fa rivoltare persino persone vicino a noi per le fregature avute.
    Comunque buona l' iniziativa di portare la discussione alla luce del sole per evitare che di queste leggi si occupano solo Caritas e enti
    assistenziali, sono un laico e posso portare la mia esperienza e il mio modesto aiuto, se richiesto, sono disponibile a mettere in campo idee e cose da progettare al fine di evitare quanto successo con l'ultima legge Bossi Fini e la legge sulla sicurezza di Maroni.
    Sono preoccupato che questo stato delle cose , (minacce a chi sbarca e richiede asilopolitico o umanitario,le difficoltà sui rinnovi e
    questioni delle badanti, ha messo nell' angolo i diritti dei cittadini immigrati che noi sappiamo, vengono e sono ricattati dai
    datori di lavoro, per avere il rinnovo dei permessi e sono
    schiavizzati per avere cose e normative che in un paese civile già da anni dovremmo avere risolto.Si potrebbe parlare a lungo, ma la cosa che accenni nella bozza di legge che ripeto condivido al 99,9 % deve diventare centrale nella agenda dei sindacati e della politica, altrimenti resta sono caritatà o di chi si occupa di immigrati.
    Mi scuso di questo insinuamento repentino,(ma dopo aver letto e ricevuto tue informazioni e mail ti conosco e ti reputo una brava persona per questo sono disponibile ad aiutare la causa.) ma sono stanco che le critiche ce le fanno gli altri e noi della sinistra possibile e progressista siamo sempre silenziosi e non
    contraccambiamo al discorso razzista e becero di Lega e PDL.
    Ringrazio della cortese attanzione e
    fraterni saluti Salvatore Falcomatà Bolzano

    Salvatore Falcomatà

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  6. Karl Trojer scrive:

    Ritengo socialmente ed umanamente giusto e indispensabile,
    che la politica accolga al più presto questa Vostra ben motivata richiesta!

    Il mondo sta diventando "uno" a tutti gli effetti
    e la parità di diritti, basati sulla pari dignità di tutti gli uomini/donne,
    é la massima garante per uno sviluppo pacifico, e socialmente, economicamente ed ecologicamente auspicabile.

    In quest´azione mi sembra essere essenziale pure il non perdere di vista la possibilità,
    di un prospero ritorno nelle terre d´origine
    e l´aiutare in modo assai piú consistente e mirato ,
    a creare in queste terre d´origine delle migrazioni le condizioni, perchè le genti non siano costrette ad emigrare.

    Cordialmente

    Karl Trojer, Terlano

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  7. Luigi Gallo scrive:

    Intanti vi faccio i complimenti per il testo prodotto. e vi ringrazio; da amico qualche osservazione che vi ho già fatto a voce; la legge potrebbe essere importante ma una legge cristallizza i rapporti di forza ,non bisogna essere vetero materialisti per condividere questo assunto. Oggi, che legge potrebbe esserci?
    Inoltre l' approccio mi pare sia troppo istituzionale, si chiedono strutture, dalle consulte agli osservatori , sicuramente necessari e meritevoli ma non perdetevi solo in quello... di solito io non sono "movimentista" visto anche il lavoro che adesso faccio e che è tutto dentro le istituzioni ma forse è sbagliato che anche voi vi chiudiate solo in richieste istituzionali quasi da assessorato provinciale... Condivisibilissima la parte sulle norme da eliminare nella legislazione attuale; un suggerimento : perchè non lanciate una petizione, un acampagna sulla questione delle borse distudio? Forse è una cosa piccola ripsetto alle altre ma la sfida sul merito, sulle seconde generazioni , sul dirito allo studio potrebbe andare a scavare dentro le coscienze più che l' assistenza soiaile , pur sacrosanta.
    in ogni caso... andate avanti sarò comuqnue con voi.
    luigi gallo

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  8. Daniela Rossi Saretto scrive:

    Tutti gli ultimi provvedimenti in materia di integrazione sono costruiti sul principio dell’indesiderabilità. Con poca memoria l’Italia sta riservando un trattamento indegno a chi viene in cerca di pane e di lavoro per sé e per la propria famiglia, a chi fugge dalle guerre.
    La questione immigrati si è spostata dal piano umanitario a quello della sicurezza e con questa logica perversa si è andati avanti imperterriti.
    Classi differenziate ed impronte per i bambini ne sono un esempio.
    Credo, invece, che si debbano favorire politiche di integrazione e che per questo servano leggi mirate.
    La proposta di una legge provinciale va senza dubbio in questa direzione.
    Mi permetto anche di segnalare la necessità di sostenere nella legge il ricongiungimento.
    Le politiche sull’immigrazione non considerano mai le famiglie degli immigrati che vivono nel nostro Paese. Uno degli ultimi provvedimenti dell’attuale governo impedisce, di fatti, i ricongiungimenti familiari ( ad es. l’esame del DNA ). Bisogna invece tenere conto positivamente delle famiglie degli immigrati e lavorare per provvedimenti normativi anche in questo ambito.

    Daniela Rossi Saretto

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