Come partire? Con che tipo di iniziativa?
Le proposte sono varie, e vanno dall’assemblea pubblica alla conferenza stampa. Si è comunque tutti d’accordo nel ritenere che per prima cosa è necessario disporre di un solido, anche se breve, documento di base, una sorta di appello al territorio, in cui si spiegano le ragioni che motivano la necessità di una legge provinciale sull’integrazione, e la richiesta di adesione per iniziare un percorso comune di elaborazione della proposta.
Parallelamente alla redazione, è necessario però anche studiare un percorso per il documento politico e per la legge.
Per quanto riguarda il contenuto del documento politico, alcuni interventi sottolineano la necessità di introdurvi una serie ben chiara di principi e di azioni (anche entrando nel merito dei vari settori operativi, come casa, sanità, sociale, etc.), in modo da porre una base concreta di discussione, con la quale cercare anche di precedere sul tempo una possibile iniziativa legislativa dei Freiheitlichen. Altri interventi insistono invece maggiormente sulla necessità che il documento raccolga un ampio ventaglio di consensi, mantenendo quindi le affermazioni a livello di principi generali.
Si concorda ad ogni modo sulla necessità di raggiungere un equilibrio fra principi irrinunciabili e necessità di guadagnare il maggior consenso possibile attorno al documento.
Da alcuni viene anche messo in dubbio che lo strumento “legge” sia in assoluto il più efficace per combattere l’ondata di razzismo che si sta riversando sull’Italia (e, in una certa misura, anche sulla provincia di Bolzano); il documento-appello dovrebbe quindi sì menzionare la legge, ma restare aperto anche ad altre soluzioni.
Dato che da alcuni è stato sostenuto che l’impegno che ci proponiamo per la legge appare spropositato, dato il clima attuale, e che forse sarebbe più utile elaborare un documento di base sull’integrazione, come canovaccio di discussione ampia, si è chiarito che la legge non è un obiettivo irrinunciabile, ma forse più che altro l’occasione per lanciare un dibattito il più ampio possibile sui diritti dei migranti in provincia di Bolzano, nonché sulle condizioni che possano favorire convivenza, coesione sociale ed integrazione.
Sulla base di queste considerazioni, si è poi concordato che una prima bozza del documento-appello verrà elaborata da un gruppo composto indicativamente da Amir, Fernando, Bassamba, Mamadou, e che poi verrà fatto circolare all’interno del gruppo di lavoro, nel giro di due settimane circa. Nel frattempo, Luigi e Paolo hanno aderito alla richiesta di fornire uno schema sulle competenze della Provincia autonoma in materia di immigrazione e integrazione.
La riunione ha avuto un buon numero di partecipanti e tra loro le persone con competenza nella materia della legge.
Sappiamo che il successo di questa iniziativa dipende da tutti noi con nostro partecipazione sia nei discussioni che nel organizzazione per coinvolgere più persone e gruppi in questo dibattito.
Vogliamo tentare una nuova strada, quella di ascoltare tutti, senza pregiudizi di appartenenza, l’empatia verso il prossimo, e un sincero desiderio di realizzare un progetto utile a tutti. Gli elementi validi in questa società sono tanti, dobbiamo solo ritrovarci e lavorare.
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